In corrispondenza del 60° anniversario dal disastro del Vajont l’artista presenta – DIGA – , una performance video sonora speciale del tour di “Arca”

Una performance sonora, adattamento strumentale del  live set do Ottodix,  per violoncello, piano, synth e visuals. Una produzione concepita ad hoc per il Museo del ’900 M9 di Mestre (VE), sesta importantissima tappa della mia residenza a Venezia per ArcaVenice voluta dal Distretto Veneziano Ricerca e Innovazione.
Ecco il comunicato direttamente dal sito del Museo.
https://www.m9museum.it/eventi/diga-performance-alessandro-zannier-ottodix/
Sabato 21 ottobre ore 19.30 in Auditorium “Cesare De Michelis”.
Vi aspettiamo – evento site specific con la collaborazione di Davide Commone del Conservatorio di Venezia e i suoi paesaggi sonori, Alex Piacentini ai visuals e le registrazioni vocali di Laura Marini.
A sessant’anni dalla tragedia del Vajont, M9 – Museo del ’900 presenta un nuovo capitolo di Capire il ’900: Oltre la diga, un ciclo di appuntamenti per ricordare e ripercorrere quanto accadde il 9 ottobre del 1963, quando una frana fece esondare un’enorme quantità di acqua oltre l’omonima diga, causando la morte di quasi 2 mila persone.
Il programma si conclude sabato 21 ottobre alle ore 19.30 in Auditorium “Cesare De Michelis” con una performance concerto audiovisiva di e con Alessandro Zannier, in collaborazione con DVRI – Distretto Veneziano Ricerca Innovazione.
Sotto lo pseudonimo musicale OTTODIX, Zannier presenta Diga, performance in cui mescola musica, canzoni, video arte, immagini di repertorio e soprattutto dati, numeri, premonizioni e testimonianze incrociate di eventi catastrofici simili tra loro, di microcosmi biologici saturi o aree come la laguna veneziana alle prese col MOSE o quella del Vajont, mettendo al centro di essi la forza distruttrice e incontenibile dell’acqua, come elemento incontrollabile simbolico per le società umane, con cui presto dovremo fare i conti sotto tutti i punti di vista.
Il sonoro della performance, eseguito live on stage dal pianista Loris Sovernigo, dallo stesso Zannier alla voce e synth e da Alessandra Lunghi al violoncello, è arricchito dalle complesse installazioni audio create dall’artista stesso in collaborazione con Davide Commone, studente del Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, con paesaggi sonori ottenuti registrando suoni della laguna, organizzati secondo le sequenze del DNA di specie in via di estinzione.
La parte video ideata dall’artista, è co-firmata con Alex Piacentini, programmatore creativo che collabora anche alle sonificazioni dei dati del DNA e alle immagini generate da esse.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

I commenti sono chiusi.